La beneficenza è l’investimento a più alto tasso di rendimento.
La beneficenza è uno stimolo per incentivare l’operato di organizzazioni no profit di ricerca, medicina, servizi sociali, cultura e sport che senza partnership innovative con le aziende non potrebbero operare a pieni regimi.
Questo articolo è il sunto del convegno organizzato con la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro a Cengio (SV) l’ 11 maggio 2019.
La beneficenza aziendale è sempre stata un mio pallino.
Da sempre credo che business e beneficenza non solo possano coesistere, ma anzi DEBBANO coesistere.
Un’impresa che non pensi anche a fare del bene, ai miei occhi, risulterebbe incompleta, monca. Da imprenditore conosco molto bene i problemi che hanno le imprese italiane e capisco che a volte può sembrare impossibile riuscire a ritagliare un pezzetto di azienda, che non sia solo business.
Quasi sempre l’energia dell’imprenditore è focalizzata a far quadrare i conti, a trovare nuovi clienti e a risolvere i problemi, ecco come la frenesia quotidiana rischia di restringere il campo visivo.
Io dico che ogni azienda può trovare tra le pieghe del proprio bilancio uno spazio, grande o piccolo che sia, per aiutare chi ha più bisogno.
E non è importante la cifra di per sé, è importante sapere che non bisogna mai dimenticarsi, che si può fare qualcosa, sempre.
Da questa mia convinzione è nato “Gudback”, il primo progetto di beneficenza dedicato alle imprese.
Se vuoi saperne di più su Gudback clicca vai in www.gudback.it e troverai tutte le informazioni che ti servono.
“Gudback” sfrutta il concetto di “Cashback” ormai noto a tutti: quando si acquista un prodotto o un servizio, si riceve indietro una parte di denaro.
Nel caso di Gudback, quando un cliente/azienda compra un servizio o un prodotto, anziché ricevere indietro una parte di denaro, questa somma viene destinata a un’azione di beneficenza condivisa con il fornitore.
Il tutto con un meccanismo molto semplice e trasparente.
Le aziende italiane, almeno buona parte di esse, ne sono convito, possono avere già in dote questa sensibilità. Forse mancava proprio uno strumento da utilizzare per riuscire a fare “beneficenza aziendale”.
Oggi questo strumento c’è e si chiama “Gudback” e sfrutta la rete dei clienti aziendali per amplificare azioni di beneficenza.
In questo modo le imprese potranno avere molteplici vantaggi:
Il primo e più importante è aiutare per una buona causa.
Non dimentichiamo di altri importanti vantaggi, più aziendali, come il miglioramento dell’immagine aziendale, la possibilità di fidelizzare maggiormente i propri i clienti o le condizioni fiscali vantaggiose.
Noi imprenditori siamo spesso definiti degli egoisti, a volte può essere anche vero, ma una cosa posso dire a nome di tutte le aziende, parlo di quelle serie che sono la maggior parte:
ci prendiamo sempre le nostre responsabilità e non solo le nostre…
Amici imprenditori, prendiamoci insieme questa responsabilità: in azienda, non dimentichiamoci mai della beneficenza.
Ps: se la beneficenza fosse contagiosa, sarebbero sconfitte tutte le malattie.
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Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
www.riloc.it
Ti posto la mia intervista fatta al Convegno Airc Cengio SV
Guarda anche il mio intervento al convegno, fammi sapere se hai dubbi o domande relative a Gudback sarò felice di risponderti
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