Tiziano Baiocco
Imprenditore
esperto delle esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro
Fondatore di Rilòc, la rete di
noleggio locale più grande in Italia
Ideatore di Gudback, un innovativo
progetto di beneficenza dedicato alle aziende
Imprenditore
esperto delle esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro
Fondatore di Rilòc, la rete di
noleggio locale più grande in Italia
Ideatore di Gudback, un innovativo
progetto di beneficenza dedicato alle aziende
La crisi del 2008 ha dato uno scossone a tutta l’economia italiana, purtroppo la ripresa è ancora all’orizzonte. Visti gli scenari internazionali, per ora non si vedono soluzioni che possano invertire la rotta alla stregua di un jet in virata.
COSA COMPORTA QUESTO ?
Che le imprese continuano sempre più a prediligere il noleggio dei mezzi da lavoro perché non è il momento di bloccare capitali.
L’andamento altalenante, che vede picchi di richieste di lavoro a momenti di sofferenza, avvantaggia il noleggio – che ci sguazza.
La richiesta di piattaforme aree e macchine da lavoro è salita e sta continuando a salire. Si noleggia un po’ per necessità e un po’ per maturità.
Restringendo il campo mi sono chiesto se il mercato italiano fosse pronto a questo cambiamento.
L’ITALIA ERA PRONTA A PRENDERSI QUESTA FETTA DI MERCATO?
No, probabilmente no.
Infatti a mettere gli occhi sul mercato italiano, ancora acerbo rispetto allo scenario europeo, sono stati i grandi players comunitari, tanto che il loro interesse ha suscitato un forte entusiasmo e non poche attenzioni da parte dei piccoli/medi noleggiatori nazionali.
CONTI ALLA MANO
Il dato Camera di Commercio del 2017 registra in Italia la presenza di circa 4.800 noleggiatori di mezzi da lavoro, con 17.000 addetti complessivi.
I primi 10 noleggiatori nazionali fatturano il 37,8% del mercato. Coprono in pratica la fetta di mercato più importante.
È QUINDI GUERRA APERTA TRA GLI ALTRI 4.790 NOLEGGIATORI?
Come in ogni settore, ognuno cura il proprio orto e i propri interessi. In questo mercato ci sono principalmente 2 possibilità per emergere:
Qui la guerra si fa soprattutto nei grandi cantieri e presso i grandi clienti, dove ai committenti poco interessa se non il miglior prezzo e una buona assistenza in caso di guasti. È un settore importante che ingolosisce soprattutto i noleggiatori strutturati che possono permettersi prezzi risicati e tempi di pagamento (generalmente) tutt’altro che brevi.
Qui entrano in gioco anche i medio/piccoli noleggiatori locali. La battaglia si gioca sulla loro capacità di soddisfare di volta in volta le esigenze delle aziende. Nascono opportunità sia con i clienti della zona, sia con clienti che hanno cantieri delocalizzati, spesso di modesta entità.
LE CRITICITA’ STRUTTURALI DEL SETTORE, DA SEMPRE
Mi interesso di noleggio dal 2001 e dal 2006 sono diventato operatore di questo settore. Conosco alla perfezione quali siano le criticità di un noleggiatore GRANDE e di un noleggiatore piccolo.
Vediamole insieme
La colpa di queste criticità non è dei noleggiatori Italiani, in maggior parte aziende serie, ma sono fattori legati alle dinamiche proprie del noleggio, che esistono da sempre.
COSA NE PENSI DELLO SCENARIO CHE TI HO PRESENTATO? TI CI RITROVI?
Ti voglio raccontare un pezzo della mia storia perché, come anche te immagino, odio rassegnarmi alle situazioni a prima vista insormontabili.
Lo so benissimo, chissà quante volte hai dovuto affrontare e superare queste criticità, più o meno grandi. Quanto tempo hai dovuto perdere e quanto denaro è uscito dalle tue casse senza poterne fare a meno?
Mi hanno insegnato: dove c’è un problema, c’è un’opportunità! Di problemi ce n’erano parecchi, quindi ho pensato che ne valesse la pena ragionarci un po’.
Pur conoscendo perfettamente il settore, ho impiegato quasi 5 anni per realizzare una soluzione definitiva che liberi il cliente da questi ostacoli. Ho venduto i mezzi di proprietà per non avere distrazioni e ho lavorato a testa bassa con i miei collaboratori. Finché, giorno dopo giorno, ho costruito una rete di relazioni incredibile.
Oggi ti posso dire che conosco quasi tutti i noleggiatori italiani, uno ad uno. Di loro conosco pregi e difetti.
È nata così Rilòc, la Rete di Noleggio Locale più grande in Italia.
Quando devo noleggiare piattaforme aeree o mezzi da lavoro per un cliente, valuto sempre con attenzione le scelte da compiere. Per ogni esigenza di noleggio, Rilòc è in grado di identificare sempre il migliore fornitore. E ogni volta non è mai lo stesso.
Se sei interessato ad approfondire il servizio offerto da Rilòc, che garantisce ai propri clienti:
puoi visitare il sito cliccando qui: => www.riloc.it
Buon noleggio
Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
PS: Se hai domande o dubbi non esitare a contattare l’ufficio informazioni a questa mail: info@riloc.it.
PPS: Siamo molto veloci a rispondere perché sappiamo che hai bisogno di riscontri rapidi e puntuali.
La collaborazione tra l’uomo e la macchina all’interno dei cantieri è ormai all’ordine del giorno. Nessuno si stupisce di vedere persone che manovrano gru, Piattaforma Aeree, etc.
La macchina è un elemento essenziale che ci permette di essere molto più efficienti, produttivi e sicuri. Quando penso ai cantieri al giorno d’oggi mi riesce davvero difficile immaginarmi i lavoratori senza le macchine. È un binomio inseparabile.
Tuttavia per quanto inseparabili nessuno dei due è esente dal commettere errori. Dico sempre “Le relazioni personali non si possono brevettare perché non sono copiabili”, e questo concetto lo possiamo in qualche modo collegare a quanto ho appena detto.
Recentemente mi è capitata tra le mani una notizia di qualche anno fa che mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo, riguarda gli scacchi.
Per un certo periodo mi appassionai a questo gioco (anche se ora ho dimenticato addirittura le mosse di base), comprai libri su libri, sfidando continuamente non solo gli amici, ma anche il mio computer di allora, il Commodore 64.
La notizia che ho riletto, qualche giorno fa, riguarda la famosa partita a scacchi giocata da Kasparov contro Deep Blue nel 1996, il potente computer realizzato dall’IBM. Ovviamente vinse il computer e questo suscitò un immenso clamore.
Questo episodio mi ha ricordato una cosa importante: le persone possono commettere errori in base a distrazioni e negligenze, mentre gli unici errori che le macchine possono commettere sono legati a chi le utilizza oppure a chi le ha progettate.
La macchina è costruibile in serie ed è potenzialmente perfetta. L’uomo invece non è riproducibile in alcun modo, è il frutto delle sue esperienze, dei suoi errori, delle sue conoscenze, delle sue convinzioni, delle sue paure e dei suoi ideali.
Ricordo ancora quando iniziai a lavorare come manovale per un artigiano edile negli anni ’90. In questo settore le macchine a disposizione dell’uomo erano poche e costose. Certo iniziavano a essere più reperibili, ma l’olio di gomito era ancora insostituibile.
Imparai che l’incertezza crea più danni di un errore, che era fondamentale non sottovalutare mai niente, neanche le più banali precauzioni.
Gli errori che può fare un uomo all’interno di un cantiere sono davvero tanti. Te ne cito alcuni, un po’ più tecnici:
Potremmo davvero stare qui ore a parlare di tutti gli errori dovuti a distrazioni varie, ma la cosa importante è capire che non sono errori “fissi”, ma variano in base all’unicità delle singole persone, ai caratteri, a quello che stanno pensando mentre lavorano, etc.
Le macchine invece non hanno questi problemi e, come dicevo, sono prodotte in serie. Certo, un difetto di fabbrica o un malfunzionamento può capitare (e con Rilòc avrai sempre riparazioni o sostituzioni in tempi rapidissimi, grazie a RiPlace), ma il grosso degli errori con i macchinari deriva da un errato utilizzo da parte delle persone.
A questo proposito ti suggerisco di dare un’occhiata al mio articolo “Riduci il rischio di incidenti nel cantiere: 10 controlli pratici per quando utilizzi Piattaforme Aeree”, dove puoi trovare l’indicazione di alcuni controlli pratici da eseguire per il corretto utilizzo delle piattaforme aeree (consigli nati dalla collaborazione con Ezio Cantamessa, massimo esperto e istruttore Senior IPAF).
È quindi importante valutare sempre tutto, precauzioni, etichette sui macchinari, possibili complicazioni causate dalla natura del terreno o dalle condizioni meteo.
Sono anche convinto che molti errori dell’uomo nei cantieri possano derivare da grossi errori nella comunicazione (=> vedi il mio articolo “Come ridurre i problemi nel cantiere attraverso 3 semplici regole di comunicazione”).
Le relazioni umane hanno un ruolo centrale nella mia azienda, perché sono il cuore di Rilòc, della rete di 2.000 Punti Noleggio Partner più grande d’Italia.
Cerco sempre di mantenere un clima di lavoro sereno ma soprattutto stimolante, perché è indispensabile per rendere gratificanti le ore passate in ufficio. Ogni mio collaboratore deve sentirsi al meglio per dare il meglio.
Occorre la massima attenzione quando ci si interfaccia con una persona, la macchina non reagisce agli sbalzi di umore, la persona sì. La persona vuole risposte, desidera essere capita, ascoltata e soprattutto considerata.
Ecco ciò che sta alla base di Rilòc. Abbiamo a cuore la fiducia di noi stessi e dei nostri clienti e diamo il massimo per soddisfare rapidamente le loro esigenze. Grazie a un unico referente (e oltre 2.000 Punti Noleggio Partner) potrai ottenere le stesse condizioni di noleggio per ogni tua esigenza nazionale.
Grazie a RiPlace ti garantiamo la sostituzione gratuita del mezzo in caso non sia riparabile in tempi brevi. Con noi la disponibilità del mezzo è certa al 98% e ti offriamo un prezzo chiaro di immediata lettura con ZeroSorprese.
È grazie a questa grande rete di relazioni che Rilòc trova, AL POSTO TUO, la migliore soluzione di noleggio, ovunque in Italia.
Se hai bisogno di un preventivo per il noleggio di un mezzo da lavoro >> CLICCA QUI <<
Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
Ti sembrerà una cosa curiosa, eppure è stata proprio mia mamma a farmi capire l’importanza della sostenibilità ambientale.
Ricorderò sempre quel periodo in cui avevamo problemi familiari ed economici, ed è stato proprio allora che mi insegnò ad evitare ogni spreco e a rispettare e tutelare ciò che avevamo.
Mi fece capire l’importanza di non lasciare ai nostri figli nessun debito sociale, ambientale o economico. Da qui nacque il mio interesse e il mio grande rispetto per l’ambiente.
Interesse che ho mantenuto sempre negli anni e che è parte integrante di Rilòc, la Rete di Noleggio più grande d’Italia che ho creato.
Negli ultimi tempi sono molto gettonate le vacanze sostenibili, che uniscono divertimento e riflessione su tematiche ambientali.
Non mi considero un ambientalista estremista, ma l’importanza della sostenibilità ambientale non può essere oggi ignorata da nessuno. Eppure irresponsabilità e inciviltà sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno.
In estate, per esempio, nelle zone balneari che frequento, vedo galoppare l’inciviltà. Molti fumatori hanno preso la spiaggia come un enorme portacenere pubblico e i mozziconi ci impiegano almeno 5 anni per essere smaltiti.
La raccolta delle conchiglie si è ormai trasformata in raccolta di rifiuti abbandonati: lattine, bottigliette in plastica, sacchetti vuoti. L’elenco è lungo e vergognoso, soprattutto perché dovremmo tutti conoscere gli effetti collaterali per l’ambiente
Il mare è stato per me un grande maestro, nonostante abbia imparato a nuotare tardi, verso i 12 anni. Nessuno mi ha insegnato, mi sono limitato a osservare e imitare chi lo sapeva fare. Nel tempo ho migliorato il mio stile, appassionandomi alle immersioni in apnea.
Sai cosa ho imparato da questa esperienza? Ho capito che la forza di volontà è alla base di tutto e che se vogliamo crescere e migliorare dobbiamo essere sempre aperti ad apprendere cose nuove.
Il mare ti impone dei limiti che vanno rispettati e questo mi ha aiutato a dare un limite a quel senso di imbattibilità che crea la frenesia odierna, l’euforia del successo.
Ecco cosa guida la mia lotta per l’ambiente, il mio impegno a fare tutto il possibile per preservarlo. Ed è proprio quello che ho fatto in Rilòc.
La situazione dei cantieri rispecchia molto quelle delle spiagge, anche se ovviamente i problemi sono diversi. Giusto per citarne alcuni:
E questi sono solo pochi esempi per evidenziare le problematiche legate all’ambiente. La mia attenzione a preservare l’ambiente ha avuto inizio tra le mura domestiche e si è infine estesa anche nella mia azienda.
Rilòc offre oltre 2.000 Punti Noleggio Partner in Italia e un Unico Referente che tutela chi deve noleggiare mezzi da lavoro dall’inizio alla fine. In pratica semplifica enormemente la vita di tutte quelle persone che devono noleggiare mezzi da lavoro (=> vedi il mio articolo Se hai un unico referente il noleggio diventa più semplice).
Ecco l’impegno di Rilòc per l’ambiente:
E’ una questione di mentalità, se ottimizzo i processi riduco al minimo anche l’impatto ambientale. Non si tratta di seguire una moda, ma è un impegno che anticipa oggi ciò che un domani potrebbe trasformarsi in legge ed essere obbligatorio.
Mi rendo conto che a volte è difficile cambiare le abitudini, ma è fondamentale sensibilizzare le persone su questa tematica.
Perché un imprenditore dovrebbe conoscere l’eco-sostenibilità? Innanzitutto per una questione di etica e responsabilità personale. Inoltre i dati dimostrano che le aziende più sostenibili fidelizzano più clienti, quindi ci sono vantaggi su tutti i fronti.
Come hai visto teniamo molto al concetto di Eco-friendly, ma non è l’unico elemento chiave della nostra azienda.
Teniamo tanto anche alla sicurezza, infatti offriamo anche la possibilità di noleggiare il macchinario con l’operatore, che si occuperà di manovrare il mezzo e accertarsi che siano state rispettate tutte le norme di sicurezza per il posizionamento.
Puntiamo a soddisfare le esigenze dei nostri clienti e facciamo in modo di risolvere qualsiasi problema relativo al noleggio in tempi brevissimi. Ad esempio, il nostro servizio RiPlace ti garantisce la sostituzione del mezzo in caso di guasto quando non è riparabile in tempi brevi.
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Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
Do sempre per scontato (forse sarà un mio difetto) che il mio interlocutore sia in buona fede.
Recentemente però, ed è la seconda volta che mi capita, mi sono trovato in difficoltà proprio per questa fiducia, che ripongo a tutti i costi, nella correttezza dell’altro.
Sono convinto che non esistano clienti di serie A e di serie B, ma solo clienti di serie A. Per questo motivo mi assicuro di mantenere sempre le promesse fatte e affronto i problemi con grande responsabilità (che sono anche principi cardine di Rilòc, la Rete di Noleggio Locale più grande in Italia che ti garantisce oltre 2.000 Punti Noleggio Partner e un unico referente per tutte le tue esigenze di noleggio).
Nel mio lavoro può capitare che il noleggiatore partner consegni un mezzo in un cantiere e che, in seguito, il nostro cliente ci comunichi un malfunzionamento.
Sono quasi 15 anni che mi occupo di mezzi da lavoro e l’esperienza sul campo mi ha insegnato che quando il cliente chiede assistenza i motivi sono sostanzialmente tre:
Può anche capitare che ci siano più cause contemporaneamente. D’altronde in cantiere si ha sempre fretta perché i tempi stringono e si è continuamente sotto pressione. È ovvio che problematiche del genere creino tensione.
Il più delle volte con il dialogo e il buon senso se ne esce tutti soddisfatti (=> vedi il mio articolo “Come ridurre i problemi nel cantiere attraverso 3 semplici regole di comunicazione”), ma come venirne a capo quando c’è scarsa chiarezza?
Mi viene in mente un episodio significativo accaduto poco tempo fa. Ti riassumo brevemente cos’è successo:
E qui inizia la parte più problematica:
Come prima impressione potremmo trovarci di fronte a uno dei tre motivi che ho elencato prima, oppure addirittura a più motivi in contemporanea (magari persino tutti e 3). Se noi dessimo per scontata la parola del cliente ci ritroveremmo con due versioni completamente diverse:
Per noi il mezzo è stato comunque utilizzato, come confermato dalle telefonate che abbiamo fatto. Tra l’altro il noleggiatore partner è un fornitore storico che non ha mai creato problemi, mentre il cliente è praticamente nuovo, ma è un’azienda seria e ben strutturata.
Vedi che rompicapo? Qui la scelta più scontata sarebbe di dar ragione al cliente per non rischiare di perderlo, eppure “scontata” non significa necessariamente giusta.
Siccome non amo i conflitti e non sopporto quando le cose non si riescono a definire con la massima trasparenza, ho dovuto fare una scelta sofferta per tutelare l’interesse di tutte le parti coinvolte.
Abbiamo regolarmente pagato il fornitore per evitare futuri dissapori e abbiamo spiegato al cliente la nostra posizione, rinunciando all’addebito e soprattutto rinunciando a servirlo in futuro, per evitare altre situazioni simili.
Per me è sempre fonte di amarezza rinunciare a un cliente, ma a volte è un male necessario.
Ho fondato Rilòc proprio per aiutare tutti coloro che devono noleggiare mezzi da lavoro, per rendergli la vita più semplice. Grazie a una rete di oltre 2.000 Punti Noleggio Partner in Italia possiamo garantirti una disponibilità dei mezzi sul territorio nazionale con certezza al 98%.
Abbiamo gestito centinaia di richieste di assistenza, più o meno impegnative e lavoriamo con la massima serietà per non lasciare mai il cliente con la sensazione di sentirsi “abbandonato” (con Rilòc avrai un unico referente a livello nazionale, che si prenderà cura di assisterti in ogni esigenza sul noleggio).
Per questo motivo ho ideato HelpLòc, il servizio della nostra Unità Guasti che si occupa di seguire al meglio le operazioni di assistenza interfacciandosi tra il tecnico e il referente di cantiere in modo da avere sempre sotto controllo la situazione.
Nei casi in cui il mezzo risulti non riparabile in tempi brevi, ci preoccupiamo di sostituirlo gratuitamente grazie al nostro reparto aziendale RiPlace.
Abbiamo creato procedure per ogni situazione e non lasciamo mai nulla al caso. Oggi dobbiamo essere più bravi di ieri, ma domani più bravi di oggi.
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Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
Le giornate e la quotidianità spesso mi offrono spunti per scrivere articoli, imparare delle lezioni, consolidare le mie convinzioni, ma anche cambiare alcuni pregiudizi che sono latenti nell’inconscio.
A volte l’occasione nasce da una storia che riguarda i miei figli e non ti nascondo che l’emozione è tutt’altra cosa.
Recentemente ho scritto un articolo ispirato da un avvenimento sportivo che ha coinvolto mio figlio Matteo, portiere in una squadra di calcio locale, ti scrivo il titolo se vuoi leggerlo: “Quando puntare sulla squadra sbagliata ti fa vincere (7 lezioni utili se devi noleggiare mezzi da lavoro).
Questa volta riguarda mia figlia Francesca, che ha 18 anni e suona la chitarra da quando ne aveva 5.
Ha iniziato con una chitarrina da supermercato regalata a Natale, poi è passata a quella acustica e da qualche anno sta suonando la chitarra elettrica.
Ha imparato praticamente da sola.
Sapendo suonare un po’ la chitarra classica, ricordo di averle stampato gli accordi, spiegato come leggerli e come mettere le dita, poi lei ha fatto tutto il resto, forse per emulazione, chissà!
Sta di fatto che in poco tempo suonava la chitarra con la stessa semplicità con cui usava il pennarello per disegnare, probabilmente una dote innata.
Con mia moglie Cristiana abbiamo così deciso di fare più seriamente.
Le abbiamo affiancato un maestro di musica con lezioni settimanali, poi crescendo le esigenze musicali e le dinamiche scolastiche sono cambiate e, da qualche anno ormai, frequenta l’Istituto Musicale di Ceva.
Questo Istituto, ogni anno, organizza vari spettacoli con i propri allievi e per un genitore è sempre emozionante vedere il proprio figlio suonare su un palco.
Il 29 maggio scorso è accaduto qualcosa che ha scatenato in me “la tempesta emotiva perfetta”.
Francesca suona brillantemente “Ten Words” di Joe Satriani e durante la sua esibizione mi sono reso conto di quanto tempo fosse trascorso e di quanto brava fosse diventata.
Si sa, quando ci sono i figli di mezzo tutto diventa speciale e ogni volta si prevede (e puntualmente si realizza) un’emozione incontenibile.
In questa occasione, però, c’è stata un’altra esibizione bellissima che ha sfondato le mie barriere emotive, non di genitore, ma di uomo.
L’Istituto Musicale di Ceva ha avuto un’iniziativa stupenda: ha portato sul palco alcuni ragazzi accolti dal “Centro Gli Aquiloni”, ragazzi che hanno bisogno di un supporto speciale nelle loro attività.
Ho avuto la pelle d’oca e gli occhi lucidi durante tutta la loro esibizione. Incredibile con quanta gioia, passione e spontaneità abbiano cantato e suonato.
E’ stato bellissimo poter vedere quanta felicità, i maestri di musica e i loro accompagnatori, siano riusciti a donare a questi ragazzi e alle loro famiglie.
Penso che il mondo sia veramente più bello di come ce lo immaginiamo o di come ce lo raccontino.
L’istituto Musicale di Ceva e il “Centro Gli Aquiloni” ne sono la dimostrazione e sono convinto che questa predisposizione sia propria dell’animo umano e di conseguenza delle aziende o delle strutture che le persone rappresentano.
Credo anche fermamente che la maggior parte delle aziende italiane portino in dote questa particolare sensibilità ed è proprio a loro che mi sono rivolto quando ho ideato il progetto di beneficenza aziendale chiamato Gudback.
Gudback è il primo progetto di beneficenza per aziende nato grazie al mio percorso formativo e alla mia esperienza di imprenditore.
Gudback, coinvolgendo i propri clienti e amplificando un un’azione di raccolta fondi condivisa, non è solo beneficenza, ma diventa beneficenza al quadrato.
Sono molteplici i benefici che possono avere le aziende aderendo a questo metodo di beneficenza, primo fra tutti la possibilità di contribuire ad una giusta causa, ma ci sono altri vantaggi, più “aziendali”, che puoi facilmente scoprire cliccando su questo link =>www.gudback.it
Ringrazio l’Istituto Musicale di Ceva e il Centro Gli Aquiloni per il loro impegno quotidiano e per questa occasione di riflessione.
Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
www.riloc.it
“Le aziende sono fatte di persone, di prodotti, di strategie, di denaro, ma soprattutto sono fatte di numeri”.
A dirlo è Alfio Bardolla (fondatore e master trainer della Alfio Bardolla Training Group S.p.A., azienda leader in Europa di formazione finanziaria personale) nel suo libro “I numeri chiave del Business” in cui afferma che in Italia gli imprenditori non sanno fare gli imprenditori, per questo le aziende muoiono.
Non esiste una materia dedicata che ti insegna a diventare un buon imprenditore, eppure saper leggere i numeri per prendere le decisioni giuste pare sia l’unico modo per avere successo.
E pensare che a scuola non capivo l’importanza della matematica. La vedevo come una materia interessante, ma c’erano senz’altro altri argomenti che trovavo più stimolanti e utili per il mio futuro.
Esiste però un proverbio che ora mi calza a pennello: “Impara l’arte e mettila da parte”.
Oggi i numeri li immagino come un percorso attraente, con deviazioni improvvise, dietrofront e strade inesplorate. Ora li trovo perfino interessanti, divertenti, curiosi e sono assolutamente convinto che siano fondamentali nel mio lavoro.
Tutto è iniziato studiando un’infinità di numeri relativi al noleggio di piattaforme aeree e mezzi da lavoro. Li ho recuperati grazie a lunghissime ricerche su riviste di settore, dati della camera di commercio, articoli economici, etc.
Sono partito da una domanda: con quanti noleggiatori di mezzi da lavoro dovrò competere e come sono distribuiti sul territorio?
Quando decisi di diventare un attore principale di questo settore, ero consapevole che avrei dovuto farmi spazio in mezzo a questi numeri. Ho visto un settore in piena crescita che aveva però alcune criticità, specialmente per quanto riguarda l’esigenza delle aziende che hanno cantieri dislocati, fuori zona.
Intuivo una grandissima richiesta del mercato, ma dovevo assolutamente trovare il modo di superarne i limiti strutturali. Preso dallo sconforto fui sul punto di mollare tutto, finché mi venne un’idea, anzi un numero: UNO.
Prima di occuparmi di noleggio, sono stato responsabile dell’ufficio acquisti di una grossa azienda per oltre 12 anni, e conosco molto bene le esigenze di chi deve noleggiare mezzi da lavoro.
Era sempre difficile scegliere la migliore soluzione di noleggio perché le dinamiche di acquisto erano tutt’altro che semplici. Inoltre il noleggio di mezzi da lavoro era tra i fattori critici che più potevano condizionare pesantemente le dinamiche di cantiere.
Oggi mi sento tranquillamente di asserire che per quanto riguarda il noleggio: Uno è il numero perfetto per l’ufficio acquisti ed è proprio questo numero che mi ha fatto venire in mente la base portante di Rilòc.
Rilòc offre oltre 2.000 Punti Noleggio Partner a livello nazionale e un unico referente con cui dialogare, che segue il noleggio prima, durante e dopo e ti assiste dalla A alla Z.
Abbiamo semplificato la vita a tutte le persone che devono noleggiare mezzi da lavoro, facendo loro risparmiare tempo e denaro. Ci assumiamo noi il compito di trovare il noleggiatore perfetto per le tue esigenze e ti garantiamo una comunicazione impeccabile e rapida per qualunque necessità legata al noleggio.
Per le aziende che aprono spesso cantieri fuori zona e che cercano un partner affidabile, Rilòc è la scelta ideale.
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Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco Fondatore di Rilòc
CEO di T.R.S. Group srl
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